La dieta (3)
Vediamo ora di schiarirci un po’ le idee e cercare di sapere tutto quello che sarebbe stato necessario e nessuno, (tranne il Sig. Montignac) aveva ancora OSATO DIRE.
CONOSCERE GLI ALIMENTI
Per gestire bene la propria alimentazione e controllare il proprio peso è importante conoscere gli alimenti a disposizione, cioè assimilare almeno in modo elementare LA TECNOLOGIA DI BASE.
Gli ALIMENTI SONO COMPOSTI DA NUTRIMENTI, cioè sostanze assimilabili dall’organismo e destinate a mantenerci in vita e sono classificabili in 2 categorie.
1) NUTRIMENTI ENERGETICI. Hanno il ruolo di fornire energia e servire come materia prima per numerose sintesi, per la costruzione e ricostruzione della materia vivente. Comprendono PROTEINE (protidi) GLUCIDI (idrati di carbonio) e LIPIDI (grassi).
2) NUTRIMENTI NON ENERGETICI. Sono necessari all’assimilazione e al metabolismo dei precedenti; alcuni servono anche come catalizzatori alle numerose reazioni chimiche che li riguardano. Comprendono le FIBRE, l’ACQUA, i SALI MINERALI, gli OLIGOELEMENTI e le VITAMINE.
In sintesi.
Le proteine sono sostanze contenute in molti alimenti di origine vegetale e animale.
Si trovano nella carne, nel pesce, nelle uova, nei latticini (anche scremati) nelle verdure e in alcuni derivati della soia.
Essi sono indispensabili all’organismo e NON FANNO INGRASSARE.
I glucidi o idrati di carbonio sono sostanze che si trasformano in glucosio.
Essi si trovano negli alimenti dolci (frutta, miele) sia sotto forma di amido nelle fecole (vedure, farine, radici, tuberi, cereali e derivati).
L’assorbimento dei glucidi avviene, a digiuno, appena vengono ingeriti.
E’ per questo motivo che la vecchia divisione tra “zuccheri veloci” e “zuccheri lenti” non è più considerata valida.
La loro giusta classificazione viene fatta in base al loro potere glicemico, misurato dall’indice glicemico. Si può fare anche una semplice distinzione tra “glucidi buoni” a basso indice glicemico e “glucidi cattivi” ad elevato indice glicemico.
I lipidi sono sostanze di origine sia animale sia vegetale.
Sono gli acidi grassi delle carni, dei salumi, del pesce, dei latticini o degli oli (girasole,noci).
Alcuni acidi grassi possono contribuire all’aumento del colesterolo (carni e salumi grassi, latticini interi, olio di palma), altri, invece lo fanno abbassare (olio d’oliva, frutta, oligoalimenti, cioccolato).
Le fibre alimentari sono sostanze non energetiche presenti negli alimenti con indice glicemico basso: le verdure (insalata indivia,spinaci, fagiolini) i legumi secchi, la frutta e i cereali grezzi ne contengono una quantità importante. Il loro consumo è particolarmente consigliato visto il loro valore nutrizionale, il loro aiuto nel processo di dimagrimento e nel mantenimento del peso ideale.
Prima di andare avanti nella nostra trattazione dobbiamo ancora prendere in considerazione un paio di cosette.
La prima è che la convinzione che esistano zuccheri lenti e zuccheri veloci E’ ERRATA.
(Cioè non esistono zuccheri veloci (glucosio e saccarosio >zucchero raffinato di canna o barbabietola, miele e frutta) >quindi ad assimilazione rapida
Né zuccheri lenti (cioè i glucidi a molecola complessa che una volta ingeriti vengono trasformati in zuccheri semplici durante la digestione).
IL PICCO GLICEMICO DI TUTTI I GLUCIDI (cioè il loro assorbimento massimo) viene raggiunto nello stesso lasso di tempo (circa mezz’ora dopo l’ingestione).
In sostanza i glucidi vanno classificati secondo il loro potere iperglicemico definito dal concetto di
INDICE GLICEMICO.
Quindi una volta appresi i concetti di GLICEMIA e INDICE GLICEMICO potremo comprendere e applicare il metodo Montignac.
GLICEMIA
E’ la concentrazione dello zucchero nel sangue.
Il glucosio è una risorsa importante di energia per l’organismo e indispensabile per il funzionamento del cervello.E’ per questo che è presente nel sangue.
A digiuno il tasso glicemico è normalmente di “un grammo di glucosio per ogni litro di sangue”
Se questo tasso cala, il pancreas secerne un ormone, IL GLUCAGONE, che ha il compito di ristabilire il tasso ai suoi livelli abituali.
Quando noi introduciamo un glucide LA GLICEMIA AUMENTA (perché aumenta l’assorbimento del glucosio) FINO A RAGGIUNGERE UN MASSIMO CHE SI CHIAMA PICCO GLICEMICO.
Il pancreas allora inizia a secernere INSULINA che ha lo scopo mandar via il glucosio in eccesso dal sangue per “piazzarlo” altrove (fegato, muscoli) dove potrà essere usato in caso di bisogno.
Così, in un secondo tempo. Sotto l’effetto dell’insulina, IL TASSO GLICEMICO SI ABBASSA, per ritornare nella norma.
INDICE GLICEMICO
Misura il potere glicemico di ogni glucide (quanto zucchero in 100 grammi).
Il metodo Montignac assegna convenzionalmente al glucosio l’indice glicemico 100(cioè il massimo dell’ampiezza glicemica).
Per tutti gli altri glucidi l’indice glicemico è tanto più elevato quanto maggiore è l’iperglicemia prodotta dal glucide.
Inoltre è bene sapere che trattamenti industriali, modi di preparazione e cottura dei glucidi AUMENTA IL LORO INDICE GLICEMICO.
Per semplificare diremo quindi che ci sono GLUCIDI CATTIVI (zuccheri la cui assimilazione provoca un forte aumento di glucosio nel sangue che hanno un alto indice glicemico) e GLUCIDI BUONI (zuccheri a bassa assimilazione da parte dell’organismo che provocano un minimo aumento di glucosio nel sangue e sono a basso indice glicemico).